Coperture piane: definizione, vantaggi e applicazioni
scritto il 23 Settembre 2021 in ProdottiNate per rispondere ad esigenze funzionali, oggi le coperture piane sono diffusissime nell’edilizia industriale, ma stanno conquistando terreno anche in quella civile, complici l’estetica accattivante e, con i giusti materiali, le ottime performance.
Cosa sono le coperture piane
Si definiscono coperture piane tutte quelle coperture con pendenza inferiore al 5%. Non esistono tuttavia coperture totalmente piane: per consentire lo smaltimento delle precipitazioni meteoriche, infatti, la pendenza deve essere pari almeno allo 0,5%. Nel caso del tetto piano in metallo, tale smaltimento è ottenuto o dall’ampia estensione degli elementi che compongono la copertura - che in questo caso prenderà la definizione di copertura piana continua - o da particolari tecnologie integrate alle lastre, come i giunti drenanti.
Applicazioni architettoniche e strutturali
Mentre nei paesi mediterranei e del Sud erano utilizzate già da tempo, favorite dalle scarse precipitazioni, in Europa le coperture piane furono introdotte dagli architetti aderenti alla corrente avanguardista denominata “Movimento Moderno”. Nato e diffusosi tra le due guerre mondiali, il Movimento si proponeva di rivoluzionare i principi dell’architettura e dell’urbanistica attraverso il principio della razionalizzazione degli spazi abitativi, focalizzando l’attenzione su criteri di funzionalità piuttosto che puramente estetici. Da ciò conseguiva uno stile superbamente minimalista, in accordo al famoso motto “Less is more” di Mies Van Der Rohe.
Tetto - Giardino Ville Savoye - Le Corbusier
Sebbene, per ciò che concerne la copertura, esponenti di spicco come Le Corbusier e F. Lloyd Wright intendessero per lo più uno spazio vivibile (basti pensare all’inserimento dei tetti-giardino tra i cinque principi dell’Architettura del Futuro di Le Corbusier), è indubbio che il concetto da cui si sviluppò l’estetica lineare e pulita e che oggi interessa la maggior parte delle coperture piane fu proprio quello sorto dall’intuizione degli architetti del Movimento Moderno.
Essi riuscirono a definire un linguaggio progettuale rivoluzionario sfruttando le potenzialità tecnologiche sia dei nuovi materiali come l’acciaio, il cui impiego aveva cominciato ad estendersi anche alle coperture, sia degli isolamenti, la cui innovazione permetteva finalmente di far defluire le precipitazioni meteoriche anche in assenza delle tradizionali falde.
Ville Savoye - Le Corbusier
Oggi ritroviamo questa filosofia architettonica applicata sia ai luoghi di lavoro – che fanno della razionalizzazione degli spazi una necessità - che alle abitazioni civili, e a queste ultime con risultati ancora più sorprendenti, innanzitutto dal punto di vista estetico. È dalle linee del tetto, infatti, che si origina ed esplode la personalità di una casa allo sguardo di uno spettatore, e quelle sobrie e moderne di una copertura piana riescono a trasmettere solidità, eleganza e armonia, tutto nello stesso tempo.
Padiglione Tedesco - Barcellona Mies Van Der Rohe
Ma se lo stile è il fiore all’occhiello, non è tuttavia l’unico argomento a meritare spazio: per mezzo di una progettazione ben ideata ed eseguita, infatti, anche la funzionalità può essere portata ad ottimi livelli. Essenziale però scegliere la tecnologia isolante più adatta alle proprie esigenze e, soprattutto, impiegare materiali di alta qualità. Nel caso della copertura piana in metallo è bene optare per EPS, lana di vetro o lana di roccia come isolanti e scegliere una tipologia di lastra appositamente studiata per una copertura a bassa pendenza.
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La soluzione di Sandrini Metalli: SANDfuture
Profilo SANDfuture
A questo proposito, il sistema di copertura continua SANDfuture proposto da Sandrini Metalli è progettato per offrire un’ottima tenuta idrica del manto in qualsiasi condizione atmosferica. Si tratta di un sistema a giunto drenante senza fissaggi esterni, che funziona ad incastro e che garantisce l’impermeabilità per pendenze fino a 1,5%. Dal punto di vista pratico, scegliere di impiegare il sistema SANDfuture per la realizzazione o per la ristrutturazione di una copertura piana dà accesso ad una serie di vantaggi:
- Come ulteriore garanzia di impermeabilità, il giunto drenante delle lastre SANDfuture dispone di un primo canale superiore in grado di fermare l’eventuale risalita per smaltirla gradualmente;
- Una manutenzione sostanzialmente assente;
- Una superficie che si adatta meglio dei sistemi tradizionali all’installazione del fotovoltaico;
- Un’ampia possibilità di personalizzazione: a seconda delle esigenze del cliente e in base ai casi d’uso, il sistema SANDfuture può essere realizzato in alluminio con l’utilizzo della speciale lega 5754, naturale e preverniciato, in acciaio naturale e preverniciato, acciaio inox, rame, zinco titanio, aluzinc® e magnelis ®.
Copertura piana in SANDfuture
Il design pregiato e le diverse finiture disponibili fanno sì che abbia numerose alternative d’impiego: dall’edilizia residenziale, per cui stanno arrivando negli ultimi anni sempre più richieste, complice l’associazione della copertura piana a un’immagine di modernità, a quella industriale e commerciale, per le quali questa tipologia di tetto è ormai diventata imprescindibile. Eccellente anche la resa su progetti legati all’edilizia pubblica e per gli impianti sportivi.
In conclusione, a un centinaio d’anni dal suo esordio in Europa, la copertura piana non cessa di guadagnare spazio nei gusti degli acquirenti e nei progetti degli architetti e dobbiamo aspettarci, per il futuro, che diventi parte integrante del nostro paesaggio urbano più di quanto già non sia.