Tetti piani: cosa sono e quali sono le misure da adottare
Scritto da: Sandrini Metalli
02 Febbraio 2024
Ecco quali sono le misure da adottare per la messa a punto di una copertura piana metallica performante e sicura, gli accorgimenti da seguire e i materiali più adatti per una lastra piana da copertura.
Tetti piani: cosa sono e quali sono le misure da adottare
Si definisce tetto piano l’elemento conclusivo di un edificio, progettato con la duplice funzione di isolamento e smaltimento delle acque meteoriche, la cui pendenza sia inferiore al 5%.
Questa tipologia di copertura, caratterizzata da una superficie orizzontale o solo leggermente inclinata, è sempre più impiegata anche in ambito residenziale e commerciale, grazie alla linea architettonica moderna che conferisce agli edifici e alla possibilità di sfruttare lo spazio superiore come terrazzo, giardino pensile o area tecnica per impianti fotovoltaici.
A differenza dei tetti a falde, il tetto piano richiede però una progettazione particolarmente accurata, poiché la ridotta inclinazione rende più complesso il deflusso dell’acqua dal colmo alla gronda. Per garantire un corretto drenaggio e preservare la durabilità della struttura, è necessario prevedere pendenze minime, strati impermeabilizzanti e sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche adeguatamente dimensionati in base al clima e alle condizioni meteo del sito di installazione.
Quando tali condizioni non consentono un efficace smaltimento delle precipitazioni, può risultare più indicato optare per una copertura inclinata — in grado di agevolare naturalmente il deflusso delle acque.
Oltre agli aspetti funzionali, i tetti piani rappresentano una soluzione energeticamente efficiente e sostenibile, grazie alla possibilità di integrare sistemi di isolamento evoluti, pannelli solari o coperture verdi che migliorano l’inerzia termica dell’edificio e ne riducono l’impatto ambientale.
Nei paragrafi seguenti verranno analizzati i principali aspetti tecnici da considerare nella progettazione e realizzazione dei tetti piani metallici, una delle soluzioni più affidabili e longeve, in grado di coniugare prestazioni, estetica e sicurezza nel tempo.
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Pro e contro del tetto piano
Il tetto piano è una soluzione architettonica sempre più diffusa nell’edilizia moderna, scelta per la sua versatilità e per le opportunità che offre in termini di design, efficienza energetica e sfruttamento degli spazi.
Tuttavia, come ogni tipologia di copertura, presenta vantaggi e criticità che devono essere attentamente valutati in fase di progettazione per garantirne la massima durabilità e funzionalità nel tempo.
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Vantaggi |
Svantaggi |
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Sfruttamento dello spazio |
Drenaggio critico |
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Design moderno |
Maggiore manutenzione |
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Facilità di accesso |
Durata potenzialmente inferiore |
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Isolamento avanzato |
Accumulo di neve e detriti |
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Costruzione più semplice |
Costi di impermeabilizzazione |
In sintesi, il tetto piano è una scelta ottimale per edifici moderni ed energeticamente efficienti, soprattutto in contesti climatici miti, con precipitazioni moderate e basse escursioni termiche. Richiede però una progettazione integrata, che tenga conto di pendenza, drenaggio e impermeabilizzazione, per garantire prestazioni elevate e lunga durata nel tempo.
Pendenza minima di un tetto piano
La pendenza minima di un tetto piano è un elemento tecnico fondamentale per garantirne la funzionalità e la durabilità.
In genere, un tetto piano presenta una pendenza compresa tra l’1% e il 3%, sufficiente a favorire il corretto deflusso delle acque meteoriche e a prevenire ristagni che potrebbero causare infiltrazioni o degrado dei materiali.
Per “tetto piano” si intende comunemente una copertura con pendenza inferiore al 5%, ma che deve comunque avere almeno una pendenza minima dello 0,5% per consentire lo smaltimento dell’acqua piovana. Questo significa un dislivello di circa 1–3 cm per ogni metro di lunghezza del tetto, valore che rappresenta l’intervallo raccomandato per garantire un buon drenaggio senza compromettere l’estetica e la stabilità della struttura.
Una pendenza insufficiente o assente espone la copertura a problemi di umidità, infiltrazioni e danni strutturali nel tempo.
Oltre all’inclinazione, è essenziale prevedere un sistema di drenaggio efficiente, composto da grondaie e pluviali opportunamente dimensionati e posizionati, in modo da evitare accumuli d’acqua nei punti critici. Infine, una manutenzione periodica — come la pulizia delle caditoie e la rimozione di foglie o detriti — contribuisce a mantenere l’efficienza del sistema di deflusso e a prolungare la vita utile del tetto piano.
Scelta del materiale della lastra e stratigrafia
La progettazione della stratigrafia di un tetto piano metallico rappresenta uno step cruciale per garantire la durabilità, l’efficienza energetica e la tenuta all’acqua dell’edificio nel corso del tempo.
Ogni strato svolge una funzione specifica e la sua corretta esecuzione è indispensabile per assicurare prestazioni ottimali.
Gli elementi strutturali possono essere realizzati in diversi materiali a seconda del tipo di edificio e delle prestazioni richieste:
• calcestruzzo armato, spesso completato da una cappa cementizia alleggerita per creare la pendenza necessaria al deflusso dell’acqua
• legno, utilizzato in edifici residenziali o prefabbricati per la leggerezza e la facilità di posa
• acciaio, ideale per grandi luci o coperture industriali
E, oltre a questo, la vera differenza è data dalla stratigrafia di finitura metallica, che sostituisce o integra i tradizionali sistemi impermeabilizzati in guaina.
Barriera al vapore
Realizzata in membrane di polipropilene o polietilene, protegge lo strato isolante dall’umidità proveniente dall’interno. Va posizionata sempre sul lato “caldo” dell’isolante ed è necessaria nei casi in cui sia previsto un isolamento termico o in climi con forte differenza di temperatura tra interno ed esterno.
Isolamento termico
Elemento fondamentale per comfort ed efficienza energetica, riduce la dispersione di calore e limita le dilatazioni della struttura portante. Tra i materiali più diffusi: lana di roccia, poliuretano espanso (PIR o PUR), polistirene estruso (XPS) o fibre minerali. La scelta dipende dal tipo di lastra metallica, dal carico previsto e dal grado di isolamento richiesto.
Strato impermeabile e di copertura metallica
È l’elemento distintivo della copertura. Le lastre metalliche — in acciaio (zincato o inox), alluminio, o rame — garantiscono impermeabilità, resistenza meccanica e lunga durata nel tempo.
In alcune configurazioni, la lastra metallica sostituisce il manto bituminoso o polimerico, offrendo una soluzione estetica e funzionale più leggera e durevole.
Strato di protezione / finitura
Nei tetti piani praticabili o adibiti a terrazze tecniche, si possono prevedere camminamenti o pavimentazioni sopraelevate per la manutenzione, garantendo la protezione meccanica della lastra. Nei casi di copertura non accessibile, la finitura metallica a vista può essere completata da vernici o rivestimenti protettivi resistenti ai raggi UV e agli agenti atmosferici.
Opere accessorie e di completamento
Muretti perimetrali, lucernari, bocchettoni di scarico, gronde e scossaline costituiscono elementi fondamentali per la funzionalità del sistema di drenaggio e la protezione dei bordi. La loro integrazione con la lastra metallica è essenziale per evitare infiltrazioni e garantire continuità estetica e tecnica del tetto.

La qualità dei materiali e la precisione della posa in opera sono determinanti per la longevità della copertura. Una manutenzione periodica — comprendente l’ispezione dei bocchettoni, la pulizia dei canali — contribuisce a prevenire infiltrazioni e degrado precoce.
L’idoneità dei materiali varia quindi in funzione del contesto climatico e ambientale, aspetto che approfondiremo nel prossimo paragrafo dedicato alla relazione tra coperture metalliche e condizioni atmosferiche.
Idoneità climatica dei materiali
Un aspetto altrettanto importante riguarda la scelta del materiale della lastra di copertura, che deve tenere conto delle condizioni climatiche e ambientali del contesto in cui l’edificio si trova.
In particolare:
- in ambienti marini, caratterizzati da elevata salinità e rischio di corrosione, risultano particolarmente indicati l’alluminio e il magnelis®. Quest’ultimo, un acciaio con rivestimento in lega di alluminio, zinco e magnesio, presenta un’eccellente capacità di autoriparazione grazie al film protettivo formato dal magnesio, che previene la corrosione anche su bordi tagliati o graffiati;
- l’alluminio di lega 5754, utilizzato per le lastre metalliche SANDfuture, offre un’elevata resistenza all’ossidazione e un’ottima stabilità meccanica nel tempo;
- in ambienti freddi, i materiali più idonei sono l’alluminio e l’acciaio inox, quest’ultimo noto per la sua resistenza all’ossidazione e alle basse temperature, senza fenomeni di infragilimento;
La scelta dei materiali di copertura deve sempre considerare le condizioni climatiche del contesto di installazione, poiché temperatura, umidità, irraggiamento solare e agenti atmosferici influenzano direttamente la durabilità e l’efficacia del tetto piano.
La valutazione del contesto climatico non incide solo sulla scelta del metallo, ma anche sulla tipologia di isolante, che deve assicurare un comportamento stabile e una performance efficace in tutte le stagioni.
È proprio il tema dell’impermeabilizzazione, infatti, a rappresentare uno degli aspetti più delicati e determinanti nella progettazione di un tetto piano, come vedremo nel paragrafo seguente.
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Impermeabilizzazione del tetto piano metallico
L’impermeabilizzazione di un tetto piano con finitura metallica è una fase cruciale della progettazione, poiché garantisce la protezione della struttura, la durabilità nel tempo e la corretta evacuazione delle acque meteoriche.
A differenza dei sistemi tradizionali in guaina, la lastra metallica assolve direttamente la funzione impermeabile, integrando in un unico elemento resistenza meccanica, tenuta all’acqua e protezione dagli agenti atmosferici.
Un sistema impermeabilizzante ben realizzato previene infiltrazioni, ristagni e fenomeni di degrado che potrebbero compromettere nel tempo la funzionalità della copertura e l’efficienza energetica dell’edificio.
Le principali soluzioni di impermeabilizzazione e protezione per tetti piani metallici includono:
Lastre metalliche grecate o a giunto drenante
Realizzate in acciaio zincato e preverniciato, alluminio, inox o rame, sono progettate per favorire il deflusso dell’acqua e garantire la tenuta anche in presenza di pendenze ridotte. I giunti, le viti e i punti di fissaggio devono essere accuratamente sigillati per assicurare la continuità dell’impermeabilità.
Rivestimenti protettivi
Sistemi vernicianti pre-applicati sulla superficie metallica, migliorano la resistenza ai raggi UV, all’inquinamento e alla corrosione. Possono essere di varia natura (a base di poliestere, polivinildenfluoruro, poliuretano o pvc), e contribuiscono a prolungare la vita utile della lastra, soprattutto nei casi in cui il manto sia a vista.
Per ottenere una posa corretta e duratura è fondamentale rispettare alcune fasi operative:
- Preparazione del piano di posa – deve essere stabile, pulito e privo di irregolarità che possano compromettere l’aderenza delle lastre o dei pannelli.
- Posizionamento degli strati isolanti – da installare in modo uniforme per evitare ponti termici e assicurare un’adeguata pendenza per il deflusso dell’acqua.
- Installazione della copertura metallica – seguendo scrupolosamente le indicazioni di posa e curando l’allineamento e la sigillatura dei giunti.
- Integrazione degli elementi di drenaggio – come gronde, pluviali e bocchettoni, perfettamente raccordati alle lastre per evitare ristagni.
- Protezione e manutenzione – controlli periodici, pulizia delle canalizzazioni e verifica dei fissaggi permettono di mantenere elevate le prestazioni nel tempo.

Tetto caldo e tetto freddo: differenze e applicazioni
Nel contesto delle coperture impermeabilizzate, si distinguono due principali configurazioni costruttive: il tetto caldo, il tetto freddo, e il ventilato, differenti per composizione e comportamento termo-igrometrico.
Il tetto caldo è il sistema più diffuso nelle coperture piane, soprattutto in ambito industriale.
È caratterizzato da una stratigrafia compatta, in cui tutti gli strati sono adiacenti: lo strato impermeabile viene posato direttamente sopra l’isolante termico, che funge da supporto e ne protegge il substrato. Questa soluzione riduce i ponti termici e semplifica la posa, garantendo una buona efficienza energetica.
Il tetto freddo, del tutto simile per costruzione a quello caldo, sfrutta però materiali in copertura ad alta riflettanza solare per ridurre la temperatura superficiale della copertura, migliorando di conseguenza il comfort estivo nell’edificio e riducendo gli effetti urbani della così detta “isola di calore”.
Il tetto ventilato, invece, è tipico delle coperture residenziali o in legno. In questo caso tra lo strato isolante e la sovracopertura è previsto uno spazio di ventilazione, che consente la circolazione dell’aria e la dispersione dell’umidità. Tale intercapedine contribuisce a mantenere costante la temperatura del pacchetto di copertura e ad aumentare la durabilità dei materiali, evitando fenomeni di condensa o surriscaldamento estivo.
Nel tetto caldo, la scelta dell’isolante è particolarmente importante: deve garantire stabilità dimensionale, resistenza alla compressione e all’umidità,. I materiali più adatti sono generalmente poliuretano (PIR/PUR), polistirene estruso (XPS) o lana minerale (di roccia o di vetro) ad alta densità.
Nei tetti praticabili o soggetti a carichi elevati (come terrazze o coperture accessibili), l’isolante deve possedere anche un’elevata resistenza allo schiacciamento. In altri casi, come nei tetti non calpestabili, si può invece privilegiare la leggerezza e la semplicità di posa.
La corretta progettazione della stratigrafia — unita alla scelta del sistema impermeabilizzante più idoneo — è quindi essenziale per ottenere un tetto piano efficiente, sicuro e duraturo, in grado di rispondere alle diverse condizioni climatiche e funzionali dell’edificio.
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Perché scegliere prodotti di qualità per la costruzione di un tetto piano

Manto a bassa pendenza realizzato con lastre SANDfuture in colorazione Bianco Grigio
Vista la tipologia di tetto, uno dei punti più importanti è sicuramente la scelta di prodotti appositi, che riescano ad assicurare la massima impermeabilità anche a inclinazioni contenute. Il sistema di copertura continua SANDfuture di Sandrini Metalli, ad esempio, è studiato per l’installazione su pendenze fino all’1,5%: le lastre sono dotate di uno specifico sormonto studiato per il bloccaggio e lo smaltimento delle infiltrazioni. Il giunto creato dall’incastro degli elementi continui garantisce così una tenuta idrica eccezionale in qualsiasi condizione atmosferica.
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Sottostruttura idonea

Installazione su superficie piana del sistema di copertura SANDfuture
Anche la sottostruttura è rilevante per la corretta realizzazione di un tetto piano. Il sistema SANDfuture è progettato per essere montato su sottostrutture che abbiano un interasse massimo di 1200 mm: è un limite il cui scopo è assicurare l’impermeabilità e la pedonabilità del prodotto. Qualsiasi sia l’elemento di copertura scelto, è fondamentale rispettare le indicazioni fornite da relativi test e certificazioni, in modo da permettere che il prodotto svolga al meglio le funzioni per cui è stato ideato.
Corretto montaggio delle lastre piane

Fissaggio ad incastro delle lastre del sistema SANDfuture
Potrà suonare scontato, ma l’ultimo, imprescindibile, aspetto della lista è la posa a regola d’arte. Ogni prodotto, infatti, è definito da caratteristiche esclusive: occorre affidarsi a personale qualificato che abbia familiarità con le specifiche tecniche della soluzione scelta e che segua dettagliatamente il manuale di montaggio. Importante anche prestare attenzione a non danneggiare il materiale durante le procedure di movimentazione e stoccaggio.
Scegli l’esperienza di Sandrini Metalli
Da oltre 70 anni, Sandrini Metalli si occupa di fornire soluzioni innovative per la costruzione di tetti piani durevoli e resistenti all’ossidazione.
Il nostro team di esperti fornisce consulenze mirate in base alle esigenze progettuali dei tetti piani. Dopo un attento ascolto e studio delle specifiche indicate dal cliente, si procede alla selezione del materiale e del modello di lamiera più adatti per la realizzazione del progetto.
Oltre ad aver accumulato un certo livello di esperienza, Sandrini Metalli si occupa del continuo miglioramento e del monitoraggio per garantire la massima qualità dei materiali scelti e di ogni singolo componente.
Sandrini Metalli è a disposizione per fornire assistenza in fase di progettazione; contattaci, il nostro team è a tua disposizione!